Nuova spedizione al TITANIC



E' salpata il 22 agosto 2010 da St. John, la più antica e principale città di Terranova nella provincia canadese di Newfoundland e Labrador, una nave oceanografica di 76 metri, con un equipaggio di 60 ricercatori, dotata delle più moderne tecnologie, sottomarini-robot sonar e telecamere high-tech, con l'obiettivo di ricostruire l'immagine del TITANIC e studiarne lo stato di deterioramento, anche per capire quanto il relitto potrà ancora resistere.
Si è trattato della missione più importante mai realizzata, della più innovativa e tecnologicamente avanzata delle spedizioni finora organizzate al TITANIC, dopo la scoperta del relitto da parte Robert Ballard, nel settembre del 1985.
Il fatto nuovo è che questa esplorazione è stata seguita in diretta su internet, a testimonianza dell'interesse che ancora oggi c'è per il TITANIC. Quotidianamente gli scienziati hanno condiviso le loro scoperte, documenti e foto attraverso internet, dando modo agli utenti di avere così l'opportunità di entrare nei leggendari saloni, passeggiare per i ponti, visitare per le cabine, entrare nel ponte di comando: insomma sentirsi veramente dentro la leggenda del TITANIC.
La spedizione, terminata il 22 settembre successivo, è stata curata di un gruppo di partners con a capo la RMS TITANIC Inc., che dispone dei diritti esclusivi sul relitto, compresa la proprietà degli oggetti recuperati, la Wood Hole Oceanographic Institution of Massachussetts, e che ha potuto contare anche sugli esperti del National Oceanic and Atmospheric Administration, l'ente federale americano che vigila sugli Oceani.
Il responsabile della spedizione David Gallo si era così espresso alla vigilia della partenza: "Si sentono leggende sullo stato del relitto, chi dice che sta per polverizzarsi per la ruggine, chi dice potrebbe sprofondare ulteriormente. La verità è che nessuno sa nulla con esattezza. Noi vogliamo consegnare all'eternità il ricordo del TITANIC, della sua straordinaria e drammatica avventura, preservandone l'eredità".
L'augurio è che questa esplorazione sia in grado di farci conoscere la massa complessiva del relitto, della quale almeno il 40% del volume ci è ignoto.






clicca qui per vedere le fotografie © RMS TITANIC, Inc. 2010


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