Sicuramente fu l'ufficiale del TITANIC più stimato,
Charles Herbert Lightoller era nato il 30 marzo 1874 a Chorley, nel
Lancashire.
Dopo aver accumulato già qualche esperienza, nel 1900 entrò nella White Star
Line: navigò sulle rotte australiane. Quando tornò a percorrere l'Atlantico
conobbe il Capitano Smith. La sua ultima nave, prima del TITANIC, fu
l'Oceanic.
Lightoller salì sul TITANIC a Belfast, in qualità di primo ufficiale, in
occasione delle prove in mare del gigante. Ma proprio alla vigilia del
viaggio inaugurale l'avvenuta qualifica di Wilde come capo ufficiali, con la
conseguente retrocessione a primo ufficiale di Murdoch, Lightoller venne a
trovarsi nelle condizioni di secondo ufficiale.
La notte del 14 aprile 1912 Lightoller era di turno sino alle 22: prima di
guadagnare la sua cabina per la notte, aveva effettuato un controllo della
situazione. Dunque egli era coricato nella sua cabina quando avvenne
l'impatto: avendo percepito l'urto, era ritornato al ponte di comando pronto per
rendersi utile.
Durante le operazioni di abbandono della nave, Lightoller si occupò della
messa in acqua delle scialuppe di sinistra, infine si prodigò per liberare
gli ultimi due canotti pieghevoli che si trovavano sul ponte di comando.
Al
momento del naufragio si gettò in acqua e per sua fortuna riuscì a risalire
in superficie grazie ad una corrente ascensionale e riuscì ad aggrapparsi al
pieghevole B. Sotto la sua condotta, una dozzina di uomini riuscirono a
rimanere, in precario equilibrio, sul fondo di questo canotto che era rovesciato.
Sovraccarico e procedendo con difficoltà poi, ai primi bagliori dell'alba,
la scialuppa numero 12 riuscì a scorgere il canotto e prese in carico queste
disperate persone tra cui Lightoller. Questa fu imbarcazione l'ultima issata
a bordo della Carpathia.
Charles Lightoller fu il solo degli ufficiali
anziani del TITANIC che sopravvisse: fu uno dei testimoni più attesi delle due
commissioni d'inchiesta. A lui vennero addossate principalmente due
responsabilità: era lui che doveva provvedere dotare le vedette sul nido di
coffa di binocoli, ed era sempre lui che si vide accusato (in ossequio ai
precisi ordini ricevuti "prima le donne ed i bambini") di aver lasciato
partire delle scialuppe senza alcun uomo a bordo, quando questo gesto
avrebbe potuto salvare più vite umane tra i passeggeri maschi.
Nel 1935 pubblicò un libro di memorie sulla tragedia del TITANIC: in
questo testo Lightoller lanciò delle precise accuse al Board of Trade, reo
di aver certificato lo stato di navigabilità del TITANIC. Circa
l'inchiesta britannica infatti, Lightoller lasciò chiaramente intendere come
le autorità governative, non potendo fare retromarcia sulle loro decisioni,
abbiamo de facto emesso una sentenza d'auto-assoluzione.
Charles Herbert Lightoller morì l'8 dicembre 1952, dopo una vita trascorsa
in mare.
In tempi più recenti una sua nipote, Louise Patten ha messo alle stampe un
libro in cui Charles Lightoller, il quale si era confidato con la moglie,
fece una chiara accusa di negligenza comportamentale dei suoi colleghi, vale
a dire che l'iceberg era stato inizialmente individuato ad una distanza di 2
miglia, distanza che avrebbe permesso di evitare l'ostacolo e che la
collisione era dovuta all'errore dell'uomo (il timoniere Robert Hitchens)
che si trovava alla barra di governo del timone, il quale avrebbe girato la
ruota nel senso opposto. Lightoller rincarò la dose aggiungendo che la
rimessa in navigazione del TITANIC avrebbe poi aggravato la situazione. |