Le sale da pranzo |
|
|
|
|
|
Quando Joseph Bruce Ismay prese nelle sue mani i destini della White Star Line nel
1904, decise di privilegiare il benessere ed il comfort dei passeggeri. |
|
|
|
I passeggeri di seconda classe scoprirono una sala da pranzo di notevoli dimensioni, diversi ponti a loro riservati ed attrezzati con un ascensore per accedere ai piani superiori del loro settore. La seconda classe condivise con la prima classe la cucina, il che garantiva un'ottima qualità dei pasti. Non erano previste che poche portate a pasto, ma la scelta fu assai ampia. Bisogna considerare che dopo la minestra vennero proposti quattro o cinque piatti di carni diverse, accompagnati da una bella gamma di verdure e seguiti da svariati dessert. |
|
|
|
In prima classe tutto acquisì uno stile regale; di fatto, le sale da pranzo
furono più di una. La sala principale occupava l'intera larghezza
del TITANIC e le sue dimensioni permisero di ospitare
e servire in tutto agio 554 passeggeri. I servizi da tavola erano
semplicemente splendidi ed
i bicchieri in cristallo. Si accedeva alla sala da pranzo dalla Reception Room, dove la clientela poteva ordinare
dei cocktail prima del pasto. All'ora
stabilita, il suono penetrante di una tromba annunciava che ci si poteva
accomodare a tavola. Si prendeva posto e si scopriva sotto al proprio tovagliolo
il menù, che variava ad ogni pasto. Dopo gli antipasti, les hors d'oeuvres variés
(in francese nel testo originale del menù così come filet mignon
o pate de foie gras), le ostriche e la minestra, si passava al pesce, seguito
da due piatti di carne accompagnati da diverse verdure; quindi insalate, asparagi
e carciofi prima dei numerosi dessert. Si spizzicava un po' di questo
e un po' di quello, tanto più che gli spuntini delle undici del
mattino e del tè pomeridiano contribuivano alla sazietà dei
viaggiatori. |
|
|
|
Sul TITANIC ci fu anche un altro ristorante, il
Ristorante A' la Carte. |
|
|
|
Questo locale era costituito di fatto da due
locali identici, uno ad ogni estremità della nave, cui si poteva accedere attraverso porte scorrevoli dalla parte di poppiera del ponte A, o
attraverso porte girevoli dalla sala fumatori di prima classe. Le vetrate, sapientemente
illuminate, davanoo l'impressione di essere all'aria aperta.
Probabilmente fu anche usato come sala giochi per i bambini. |
|
|
|
Progettato ad imitazione
di un caffè parigino fu il Parisien Café (fotografia sopra). Questa
sala, situata di fianco al ristorante del ponte B, fu unica sul TITANIC. |
|
Tutti i testi nel sito www.titanicdiclaudiobossi.com sono di proprietà intellettuale di claudio bossi. Non è permesso a terzi copiare, modificare, ripubblicare o comunque sfruttare i sopraccitati testi del sito senza preventiva autorizzazione scritta da parte di claudio bossi. |
|