Circa 1.500 persone persero la vita quando il 15 aprile 1912
il TITANIC affondò.
Durante i tre giorni fino a che la Carpathia non entrò nel
porto di New York con i 705 superstiti, l'interesse maggiore dei media fu
nel sapere i particolari dell'incidente, chi fosse sopravvissuto e chi fosse morto.
Poiché il broadcasting non esisteva ancora come lo intendiamo attualmente,
i giornali "maneggiarono" alcune delle notizie trapelate.
Il New York Herald era interessato specialmente ad esporre i fatti mentre il
New York Times, secondo una testimonianza successiva di Guglielmo Marconi,
riuscì ad ottenere i diritti esclusivi della storia del telegrafista
del TITANIC Harold Sydney Bride pagando la modica cifra di 500 dollari.
L'uso della radio per la comunicazione durante il disastro generò una
vasta pubblicità circa il grande valore di una tecnologia che era ancora
molto nuova per la maggior parte della gente.
Robert Huntson era il responsabile della stazione radio di Cape Race durante
il disastro del TITANIC e fu colui che ricevette i messaggi
dalla nave e prese le note dei messaggi intercorsi fra la Carpathia
ed il TITANIC. Quando fu noto che la Carpathia stava
trasmettendo a Cape Race le liste dei superstiti, diverse stazioni radio di
molti luoghi, che avevano apparecchi radioriceventi, furono mobilitate.
Tra i luoghi di ricezione ci fu la stazione radio American Marconi, situata
in cima ai grandi magazzini Wanamaker di New York. Secondo David Sarnoff,
responsabile di quella stazione e futuro presidente della Radio Corporation
America, fu lui, dalla sua sede di New York, il primo a sapere la notizia
dell'affondamento del TITANIC. Le azioni di Sarnoff furono
lodevoli e riconosciute dallo stesso Guglielmo Marconi, ma al contrario la
sua leggenda fu autogenerata: Sarnoff non fu però quasi certamente
il primo a ricevere la notizia del disastro. Tuttavia è difficile stabilire
chi, in America, sentì in primo luogo queste notizie.
Tornando a Sarnoff egli raccontò che, qualche giorno dopo l'affondamento
del TITANIC e prima che la Carpathia giungesse a
New York, Vincent Astor, padre di John Jacob Astor, ed i figli di Isidor Straus
furono fra coloro che lo osservarono mentre era intento a trascrivere la lista
dei superstiti.
Come ho scritto, altre persone si accreditarono erroneamente di essere state
le prime persone, negli Stati Uniti, ad aver sentito parlare dell'affondamento
del TITANIC ed anche di essere state la sola fonte di informazioni.
Nella realtà la sola American Marconi ebbe un accordo a fornire ai
giornali della Hearst Corporation le informazioni ricevute dalla stazione
Wanamaker di New York. In quella stazione almeno tre operatori qualificati
erano di servizio: ognuno provò ad ottenere e trasmettere i messaggi.
Il clamore della notizia si sviluppò così forte che le stazioni
ufficiali cercarono di far tacere (un'operazione impossibile) in qualche modo
i dilettanti.
Molte persone che avevano parenti o amici a bordo del TITANIC, fecero di tutto per sapere qualche notizia dei propri cari. Fu così,
che il presidente degli Stati Uniti William Howard Taft, vedendosi anch'egli a sua
volta negata la richiesta di informazioni su di un suo consigliere (Archibald
Willingham
Butt), che era a bordo del TITANIC, ordinò a tutte
le altre stazioni di non interferire nella ricezione delle notizie ufficiali.
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