Contrariamente ai suoi colleghi, che a fine
marzo avevano raggiunto il TITANIC a Belfast, Henry Tingle Wilde si
imbarcò a Southampton solo alla vigilia della partenza per New York. William
McMaster Murdoch e Charles Herbert Lightoller retrocedettero allora di un
rango nella gerarchia mentre David Blair dovette sbarcare.
Un tale rimaneggiamento, che riorganizzò i quadri degli uomini del comando
del TITANIC, poteva essere stata decisa solamente che ai più alti
livelli ossia, secondo una prima ipotesi, per un'iniziativa del Capitano
Smith, oppure dall'entourage vicino a Joseph Bruce Ismay, ossia dalla White
Star Line.
Sembra accertato che Henry Wilde fosse molto reticente nel momento in cui
ricevette quest'ordine che gli ingiunse di imbarcarsi sul TITANIC se,
vero com'è vero, che, qualche giorno più tardi, scrisse in una sua ultima
lettera alla sorella, parole che suonavano pressappoco così: "Provo per
questa nave una strana sensazione". Di questa missiva ne fa menzione lo
storico Geoffrey Marcus, però questa lettera non è mai stata mostrata in
pubblico. Si può considerare che questa riorganizzazione improvvisa degli
elementi di comando abbia costituito una delle cause indirette
dell'incidente. Se la presenza di Wilde era stata giudicata necessaria (come
Murdoch aveva, in effetti, l'esperienza della guida dell'Olympic)
perché questa non è stata fatta subito quando fu stabilito lo staff, cioè
fin da quando fu presa in carico la nave? L'inopinato imbarco di Wilde, il 9
aprile, ha obbligato Murdoch e Lightoller retrocedere di grado, giusto prima
di salpare.
Risulta dalla lettura del contenuto delle deposizioni dei membri
dell'equipaggio che qualcuno di essi non avesse ben capito chiaramente la
posizione dei due capo ufficiali Wilde o Murdoch, quest'ultimo investito di
questo incarico dalla partenza di Belfast sino all'arrivo a Southampton.
Altre ipotesi sono state formulate ma esse non possono essere verificate:
secondo una versione sarebbe che Murdoch era stato giudicato
insufficientemente adatto per esercitare le funzioni di secondo capitano del
TITANIC, l'altra è che, nelle alte sfere, c'era tutte l'interesse nel
favorire Wilde al posto di comando di uno dei piroscafi della compagnia.
Per complicare ancora un poco le cose, mentre Murdoch e Lightoller
sembravano essere in buon rapporti, le relazioni tra Lightoller e Wilde
erano, sembra, prive di cordialità. |
Ma anche gli ufficiali
subalterni ebbero di che a brontolare.
Blair era sconcertato: aveva perso il posto tanto sospirato ed addirittura
era stato costretto a fare bagagli. Harold Godfrey Lowe aveva dichiarato che
non conosceva nessuno; il solo James Paul Moody, l'ufficiale più giovane del
TITANIC, era felicissimo.
Come ebbe a scrivere a posteriori anni dopo nelle sue memorie Charles
Lightoller: "Finalmente venne il momento di salpare". |