A
bordo del TITANIC c'erano quattro portoghesi, tre in terza classe,
uno nella seconda.
Quelli della terza classe, come potete vedere dall'immagine qui sopra (cliccate
per ingrandire), erano tre amici dell'isola di Madeira che, come la maggior parte
degli oltre settecento passeggeri di terza classe, erano partiti nella speranza
di una vita migliore negli Stati Uniti.
Domingos Coelho, viaggiava da solo, aveva 20 anni (era nato infatti il 19
giugno 1891), ed era il più giovane del gruppo. Ricevuto il passaporto, era
salpato da Funchal diretto in Inghilterra: nella madre patria lasciò mamma,
papà ed otto fratelli. Sul suolo britannico, a Southampton, aveva acquistato
il biglietto numero 3101307.
Dopo la tragedia, i genitori di Domingos ricevettero una sovvenzione di
60 sterline dal TITANIC Riliev Fund.
José Jardim, che era nato il 27 luglio 1890, aveva 21 anni, era già sposato
e padre di una bimba. Nel 1912 decise di unirsi al fratello ed alla zia, che
vivevano a New York; sua moglie e sua figlia lo avrebbero raggiunto più
tardi. Salì a bordo del TITANIC, con il biglietto numero 3101305, pagato 7
sterline.
Come va la storia: la moglie di José aveva già sentito la notizia
dell'affondamento, ma non aveva mai immaginato che suo marito potesse essere
una delle vittime. Quel giorno di fine aprile 1912, la signora Jardim stava
ricamando, con delle amiche, sotto un albero di fico, quando improvvisamente
aveva trovato un verme attaccato al suo ago. Questa cosa fu vista come un
cattivo presagio: quattro ore più tardi ricevette un telegramma che le
comunicava la dipartita di suo marito nell'affondamento del TITANIC.
Manuel Gonçalves, era il più anziano del gruppo: era nato il 21 giugno 1874 e
quindi aveva 37 anni. Sposato da 13 anni, aveva lasciato la moglie e cinque
figli.
Tutti e tre gli amici, originari della splendida isoletta sperduta al largo delle
Azzorre, erano degli agricoltori. Tutti e tre innocenti vittime del sogno
americano che avrebbe dato loro ed alle loro famiglie la dignità di una vita
migliore. |
Un quotidiano brasiliano,
del 18 aprile 1912, recava un articolo dedicato alla tragedia che si era
consumata. In un passaggio, l'anonimo cronista scriveva (e quello che vedete
sopra in immagine è appunto il riferimento) di una vittima di nome José Brito di nazionalità brasiliana o portoghese. E' solo dopo un'esamina
attenta della lista passeggeri che si potuto appurare l'esattezza delle
cose. Il quarto portoghese viaggiava in seconda classe: si chiamava José de Brito, aveva 32 anni ed era un commerciante. Si trovava a Londra
per poi partire con il TITANIC per un viaggio d'affari: destinazione finale
San Paolo, Brasile, dove qualcuno lo stava aspettando.
Di nessuno di questi
quattro portoghesi ne è rimasta una fotografia; tutti e quattro persero
la vita quel 15 aprile 1912. E' assai improbabile che uno qualsiasi dei
corpi dei quattro portoghesi del TITANIC sia stato recuperato nelle
operazioni post naufragio e, se questo avvenne, non furono mai identificati. |