Giuseppe Peduzzi



Partito poco più che giovincello da Schignano, bel paese montano immerso nel verde con vedute mozzafiato sul lago di Como, Giuseppe Peduzzi si era stabilito a Londra in cerca di lavoro. E il lavoro l'aveva trovato come cameriere.
Sul TITANIC, Giuseppe invece trovò la morte insieme ad altri 1517 passeggeri. Oggi il giovane schignanese, che nacque l'8 dicembre 1887, è ricordato nel piccolo cimitero del comune con una lapide che riporta la scritta "Fratello Giuseppe sul mare ove improvvisa catastrofe del "TITANIC" si sommerse il 15 aprile 1912".


 


(Foto di Andrea Loda, per gentile concessione)


 

Peccato che dalla lapide, molti anni fa, sia stata strappata la foto. Non esistono foto del ragazzo che ventiquattrenne, passeggero di terza classe, decise di sfidare il sogno americano.


 


(disegno di Elena Bordoli)


 

Il 15 aprile 2012, grazie alle abili mani della disegnatrice Elena Bordoli, dello sventurato giovane si è riusciti ricostruire il suo presunto volto.
Il corpo del Peduzzi, se recuperato, non fu mai identificato.


 
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