L'orologio da tasca in oro, sopra in immagine, appare
arrugginito. Il quadrante è composto con numeri romani per le ore e minuti;
in un cerchio è incassato un altro quadrante con una lancetta sussidiaria
contasecondi con numeri arabi. L'orologio è marcato London 1874/1875 con il
timbro dei creatori 'RO' e 'JE' e '2730'. L'interno è contrassegnato
'24.10.11 sec' e 'X.10.11.B'. C'è un anche un marchio 'T'.
Questo orologio appartenne a Robert Douglas Norman, 28enne scozzese di
Glasgow, che morì nel disastro del TITANIC, la mattina del 15 aprile
1912. Egli fu uno dei passeggeri di seconda classe.
Una passeggera, Kate Buss, raccontò le sue ultime ore. Disse che, la sera
del 14 aprile, Norman servì, suonando al pianoforte, una funzione presieduta
dal Reverendo Ernest Carter. Kate tra l'altro narrò che il giovane assistette alla collisione ed
poi raccontò di come il ponte fosse coperto da
frantumi di ghiaccio e circa l'iceberg riferì della sua altezza: come gli alberi della nave. Kate Buss, venne da lui rassicurata che
non si correva alcun pericolo. Norman
le trovò un posto su una scialuppa di salvataggio (la numero 9), ma lui
rimase a bordo del TITANIC.
Questa cipolla, che venne trovata tra i vestiti quando il corpo di Robert
Douglas Norman fu recuperato (e contrassegnato dal numero 287) dall'Oceano
dal Mackay Bennett, mostra l'orario che l'orologio stava segnando
quando entrò in acqua: le tre passate da sette minuti. Norman,
evidentemente, non ebbe
l'opportunità di reimpostare l'orario sul suo orologio.
Il corpo del giovane scozzese venne sepolto presso il Fairview Cemetery di
Halifax, fotografia sotto. |