Nuovi
dettagli sulle ultime ore del TITANIC sono stati svelati grazie a una
scansione digitale in scala reale.
Un’innovativa tecnologia ha permesso di riprodurre il celebre transatlantico
in modo tridimensionale, portando alla luce informazioni sorprendenti.
La società di mappatura dei fondali marini Magellan Ltd ha utilizzato robot
sottomarini per raccogliere oltre 700.000 immagini da ogni angolazione,
creando un modello digitale della nave, soprannominato “gemello digitale”.
Questo strumento ha aperto la strada a nuove scoperte.
Le scansioni digitali hanno rivelato una nuova visuale della sala caldaie,
situata nei pressi del punto in cui lo scafo si è spezzato in due tronconi.
Alcune caldaie risultano concave, suggerendo che fossero ancora in funzione
quando si immersero nell’acqua ghiacciata. Inoltre, i dati raccolti hanno
confermato che i tecnici a bordo continuarono a lavorare fino all’ultimo
istante per mantenere attive le luci della nave, un fatto riportato anche
dai sopravvissuti.
Grazie ad una simulazione al computer, è stato scoperto che il TITANIC
affondò a causa di squarci nello scafo grandi quanto un foglio A4. Tra le
informazioni emerse spicca un oblò danneggiato, probabilmente a causa
dell’impatto con l’iceberg, che coincide con i racconti dei testimoni
oculari. Gli studiosi hanno analizzato anche una delle immense sale
macchine, scoprendo che alcune caldaie sembrano aver continuato a funzionare
persino mentre venivano sommerse.
Sul ponte di poppa è stata identificata una valvola aperta, suggerendo che
il vapore continuò ad alimentare il sistema elettrico. Questo supporta
l’idea che le luci fossero ancora accese al momento dell’affondamento. Gli
uomini che operarono in quelle viscere riuscirono a mantenere il controllo
il più a lungo possibile, un sacrificio simboleggiato dalla valvola del
vapore aperta.
Il TITANIC continua a raccontare storie che affascinano e commuovono. |