Momenti finali del TITANIC
 

 
 

Nel mese di agosto del 2005, una spedizione ha fatto una scoperta scioccante a più di due miglia sotto l'Oceano Atlantico: si tratta delle grandi parti mancanti della parte inferiore del TITANIC, situate a più di 1.500 piedi dal resto della nave, e conservate in modo sconcertante tanto che persino la vernice rossa originale è ancora chiaramente visibile. Queste parti, grandi ciascuna circa 12 metri per 28 metri, poco conosciute e mai esaminate per il loro ruolo nell'affondamento, permettono di riscrivere una nuova storia sui terrificanti momenti finali del TITANIC. I ritrovamenti si pensa possano essere localizzati proprio dove il TITANIC realmente ha colpito l'iceberg e suggeriscono che la nave sia stata danneggiata molto più nello scontro di quanto precedentemente realizzato.
Per mezzo di apparecchiature fotografiche ad alta definizione, la squadra della Woods Hole Oceanographic Institution ha documentato ed analizzato le parti mancanti della nave la cui esistenza era ritenuta soltanto ipotizzata: le sezioni mancanti si erano credute spezzettate in centinaia di piccole parti.
Dopo diverse escursioni con i sommergibili, questa scoperta può cambiare la storia: l'intera parte inferiore mancante della nave ha aperto un mondo di nuove possibilità circa che cosa realmente è accaduto quando il TITANIC è andato giù nell'oceano. Il gruppo ha catalogato i relativi risultati e li ha studiati per mesi, quindi una volta messi insieme la Woods Hole ha analizzato il loro significato. Quando i ricercatori hanno visto le sezioni mancanti (in due sezioni perfettamente intatte) della parte inferiore del TITANIC, hanno cambiato il loro punto di vista di come e di perché la nave sia affondata così rapidamente.
Mills Simon, storico del TITANIC, ha dichiarato: come "...una delle prove più significative scoperte da quando il luogo del naufragio è stato trovato nel 1985". L'architetto navale Roger Long ha affermato che ci sono dei punti di prova che il TITANIC si ruppe a metà molto prima del processo d'affondamento precedentemente creduto. Questa teoria genera una teoria d'affondamento diversa dalle precedenti. "Il break up, ossia la spaccatura in due del TITANIC, cominciò durante la discesa sul fondo dell'oceano" dice Long. Con una spiegazione dettagliata del perché l'acciaio si ruppe, con la testimonianza dei superstiti e con nessuna onda significativa che scosse le scialuppe di salvataggio mentre il TITANIC andò a fondo, Long ha proposto un nuovo piano d'azione in cui la nave rimase ad un angolo ragionevolmente basso rispetto all'acqua, spiegando così il perché tanti passeggeri non riuscirono a rendersi conto che la nave, persino quando si era rotta, continuò ad affondare. Queste nuove informazioni ci suggeriscono che la poppa fu probabilmente inclinata di 10 gradi piuttosto che dei 45 gradi, come si è generalmente sempre supposto. Questo nuovo scenario è stato presentato con un'animazione, dal gruppo Woods Hole. L'animazione unisce, ai particolari recentemente scoperti, le testimonianze legali preesistenti ed i ricordi dei superstiti, per dare un'immagine equilibrata usando tutte le informazioni disponibili.
La poppa era ancora capace di galleggiare e, probabilmente, affondò in circa 5 minuti. "Fu sicuramente terrificante" ha detto Long. Secondo la nuova teoria il TITANIC venne squarciato nella parte inferiore contro la sezione sommersa dell'iceberg. "Mentre si riempiva di acqua di sotto, è stata strappata letteralmente dalle forze della natura. La parte inferiore della nave recuperata proveniva esattamente dove la nave si ruppe a metà" hanno detto i due ricercatori John Chatterton e Richie Kohler. "I tagli sulla parte inferiore erano molto puliti. Gli esperti di metallurgia ci hanno detto che quei tagli puliti provengono da un genere particolare di sforzo, non da una rottura come si vedrebbe quando una nave si rompe in due". Il risultato, dicono Chatterton e Kohler, fu che la nave affondò ancora più velocemente del previsto. In incidenti simili, le navi potevano rimanere a galla per parecchie ore, consentendo che i passeggeri fossero tratti in salvo. Ma il TITANIC e la maggior parte dei passeggeri andarono persi in due ore. Se la teoria di Chatterton e Kohler è corretta, il tempo impiegato dal TITANIC ad affondare ebbe un effetto enorme sulla gente sopravvissuta. "Il disfacimento ha causato l'affondamento" ha detto Roger Long, "e questo ha determinato la morte di diverse persone. Quando l'incidente è accaduto, gli uomini dell'equipaggio hanno creduto che dovessero occorrere ore per perdere la nave o addirittura non affondare affatto. Quello fu un motivo per cui soltanto la metà dei posti sulle scialuppe di salvataggio furono occupati".
I nuovi risultati comunque sono estremamente importanti per chiunque nutre un interesse storico per il disastro del TITANIC. Nel dettaglio seguente ho cercato di riassumere quanto accadde quella notte: non potremo comunque conoscere mai la storia completa per certo, ogni volta che si trova una nuova prova si contraddice la prova precedente.

 
Ore Avvenimento
 
11:40 Il TITANIC urtò di striscio il lato destro contro un iceberg danneggiando 6 compartimenti stagni.
 
00:00 Si calcolò che fossero entrate 7.450 tonnellate d'acqua; la prua incominciò a sprofondare nell'oceano.
 
00:10 Il Capitano Smith e l'architetto Thomas Andrews completarono il giro d'ispezione dei compartimenti danneggiati: Andrews stimò che la nave sarebbe affondata nel giro di un paio d'ore e suggerì quindi l'evacuazione immediata.
 
00:25 Venne impartito l'ordine di mettere in mare le scialuppe di salvataggio.
 
00:45 Venne sparato il primo dei razzi di soccorso.
 
00:50 Il locale caldaie numero 5 era completamente sommerso dall'acqua.
 
01:25 Il panico fu ormai totale. Quasi tutte le scialuppe furono ammainate: a bordo rimasero ancora 1700 persone.
 
01:30 La radio di bordo ormai funzionava solo con le batterie d'emergenza (la notizia venne fornita dalle navi che si trovavano nella zona sulla base dei deboli segnali delle trasmissioni). In questo momento erano penetrati 31.000 tonnellate d'acqua.
 
01:50 L'acqua stava ormai straboccando dal locale caldaie 5 ed incominciava a penetrare nel  locale 4. Anche il ponte superiore venne lambito dall'acqua.
 
02:05 Il primo fumaiolo si staccò e crollò sul ponte di comando; il timone e l'elica cominciarono ad affiorare dal livello dell'acqua. Il Capitano Smith liberò i radio operatori Harold Sydney Bride e John Jack Phillips.
 
02:10 Il locale caldaie 4 era ormai sott'acqua, la prua anch'essa scomparve dalla superficie dell'acqua. Si stima che erano già entrati nello scafo del TITANIC 39.000 tonnellate di acqua, acqua che già raggiungeva il ponte imbarcazioni. L'encomiabile equipaggio che stava operando nel locale caldaie 2, abbandonò il posto e cercò di porsi in salvo.
 
02:15 Anche l'equipaggio del locale caldaie 1 incontrò enormi difficoltà di equilibrio: ormai la nave era troppo inclinata. Le pompe di sentina erano ormai fuori uso.
 
02:17 Ormai il TITANIC raggiunse un'inclinazione tale che risultò difficile a tutti quelli rimasti a bordo reggersi in equilibrio. L'equipaggio, che operò con abnegazione nelle viscere della nave, trovò difficoltà a trovare una via di fuga per raggiungere i ponti superiori e porsi in salvo. Le dinamo, che fornirono l'elettricità, ebbero un ultimo sussulto.
 
02:18 Si verifica il famoso break up. La rottura dello scafo provocò lo scoppio delle caldaie, il vapore uscì a volontà. Tutto stava collassando, la sala caldaie numero 1 fu inondata. Venne a mancare tutto: le linee di cablaggio erano fuori uso, il TITANIC rimase al buio, il timone tornò per un attimo ad abbassarsi al livello dell'acqua.
 
02:19 La parte di timoniera s'innalzò nuovamente nell'oscurità, mentre la parte di prua incominciò ad inabissarsi.
 
02:20 Anche la parte posteriore del TITANIC scomparve dalla superficie dell'Oceano: il TITANIC affondò.

 
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