Il 31 marzo, mentre i lavori di allestimento delle cabine proseguirono a
bordo, per il resto il TITANIC era pronto per le prove in mare,
previste per il giorno dopo alle 10.
Quel giorno allorché i
rimorchiatori erano pronti ad entrare in azione, si stimò che il forte
vento (proveniente da nord-ovest) rendeva difficile, per non dire
impossibile, la traversata che il TITANIC avrebbe dovuto compiere
attraverso il Victoria Channel, passaggio di tre/quattro miglia, che
collega con il fiume Lagan nel Belfast Lough.
Già per fine del
mese di marzo del 1912, alcuni ufficiali ed un parte dell'equipaggio cominciarono a raggiungere
Belfast. Charles Lightoller arrivò il 20 marzo, altri quattro ufficiali
subalterni il 27 marzo e, per il giorno fissato, circa 200 persone si
trovavano a bordo del transaltantico: il personale della sala macchine,
78 persone tra fuochisti e ingrassatori, altro personale tra gli
elettricisti, marinai, camerieri e cuochi. A bordo si trovavano anche
Harold Arthur Sanderson (qui sotto in immagine), membro del
consiglio di amministrazione dell'International Mercantile Marine Co.
(la società a cui apparteneva la White Star Line), Thomas Andrews ed
Edward Wilding, entrambi dei cantieri della Harland & Wolff, e Francis
Carruthers, rappresentante del Board of Trade (il Ministero del
Commercio Britannico) presso i cantieri.
L'indomani 2 aprile, la situazione meteo era buona, il tempo era bello
ed il mare calmo; le disposizioni di preparazione furono prese già alle
prime luci dell'alba.
I rimorchiatori
Herald,
Herculaneum, Hercules, Hornby e Huskisson, presero in carico
il TITANIC alle 6 di quella mattina. |
Il TITANIC si trovava al largo della cittadina di
Carrickfergus (sita ad una ventina di chilometri da Belfast) ed alle 10 le
prove in mare incominciarono e proseguirono fino alle 18. Vennero
effettuate una serie di partenze e fermate, rotazioni di varia velocità e
grandezza, vennero calibrate le bussole ed i due radiotelegrafisti fecero le
prove di trasmissione. Nella pausa di mezzogiorno il Capitano Smith ed Mr.
Carruthers pranzarono nel ristorante di prima classe.
Nel pomeriggio le prove proseguirono ed il
TITANIC fu pure "lanciato" a 20 nodi per effettuare una prova
d'arresto d'emergenza. Infine ad una precisa richiesta di Mr. Carruthers le
due ancore laterali furono calate. Le scialuppe di salvataggio non vennero
neppure messe in mare.
La nave, che superò brillantemente i test, ricevette la certificazione dal
British Board of Trade a "trasportare passeggeri ed emigranti". Il
TITANIC fu "consegnato" al suo proprietario ed alle 20, dopo aver
lasciato a terra una parte del personale ed imbarcati altri elementi, mise la prua in direzione di
Southampton. |
Il
particolare curioso da segnalare è che quella sera, un uomo d'affari
americano, tale Wyckoff Van der Hoef (nella fotografia qui sotto), fu il
primo passeggero ammesso sul TITANIC. Egli aveva prenotato il suo
viaggio di ritorno negli Stati Uniti partendo proprio da Belfast, per
poi risalire a Southampton.
Per sua sfortuna, come quella di altre 1517 persone, non giunse mai in
America. Il suo corpo fu recuperato (numero 245) dal Mackay Bennett
nelle gelide acque dell'Atlantico. |
A titolo di paragone, le prove in mare di altre navi, durarono almeno una
settimana prima di ricevere il nulla osta.
Il TITANIC, quando raggiunse il porto inglese, il giorno dopo verso
le 22:30, fu ormeggiato al molo 44
pronto ad iniziare il suo viaggio inaugurale del 10 aprile 1912. |