In questa era di GPS e di precisione satellitare
assoluta, si fa fatica a capire che per tutto il periodo antecedente ai
satelliti, la precisione di un punto nave era legata ad una procedura
strumentale e matematica che offriva molte possibilità di errore.
Il punto nave era rilevato astronomicamente e gli
ufficiali di rotta erano veramente degli assi, in quanto si procedeva
per stime basate sulla rotta tenuta e sulla velocità, cosa che avveniva tra
i punti astronomici e che potevano essere rese incerte per correnti ignote,
imprecisione nella velocità, declinazione del campo magnetico terrestre in
anomalia ecc.
Quindi è molto comprensibile una certa discrepanza tra la
posizione dichiarata dagli ufficiali e quella rilevata con i nostri metodi
fantastici.
Interessante il fatto che le coordinate registrate
al momento dell'impatto del TITANIC con l'iceberg siano più ad ovest
rispetto al ritrovamento del relitto...
Avevano sbagliato fornire le coordinate o era
successo qualcos'altro?
Probabilmente è accaduto che il punto nave segnalato dal CQD
era ottenuto per stima e non per navigazione astronomica, e comunque era
sbagliato di molte miglia nautiche (di almeno una decina di miglia). Difatti
poneva la nave addirittura ad ovest della vasta banchisa di ghiaccio (oggetto
dei tanti allarmi) come se l'avesse già attraversata, cosa del tutto errata
poiché il TITANIC centrò uno degli iceberg isolati più esterni al campo di
ghiaccio (che non attraversò mai).
Poi che la nave dopo l'urto venne fatta avanzare "avanti mezza" e infine "adagio" per poi essere fermata definitivamente dopo una
decina di minuti e qualche miglia percorsa c'entra pure con le
discrepanze di posizione.
Prestate attenzione: stante le testimonianze, le scialuppe si fanno strada
tra gruppi di iceberg e lastre di ghiaccio ma il TITANIC centra un iceberg
isolato e se lo lascia dietro ma soprattutto affonda in acque libere non in una banchisa di ghiaccio.
Quindi
l'impatto e l'affondamento erano per forza più ad Est, ben prima della
banchisa (infatti la “nave del mistero” non fu mai identificata).
Ogni ricostruzione diversa è falsa ed ampiamente
smentita dalle rappresentazioni più accreditate. Tale differenza è stata del
tutto dimostrata dal ritrovamento del relitto nel 1985, con la posizione
calcolata con assoluta precisione anche con l'aiuto satellitare.
Inoltre l'errore del punto segnalato dall'SOS ritardò di molti anni
il ritrovamento del relitto, rendendo così infruttuose e inutili le varie
spedizioni di ricerca (come quelle di Grimm che appunto cercavano intorno ma
sempre nell'area sbagliata): non fu solo l'elevata profondità l'ostacolo
anche perché dagli anni '60 e soprattutto '70 esistevano già i mezzi
subacquei ad altissima tecnologia (e costi…) per la ricerca abissale.
Da quanto ne so, posso sbilanciarmi nell'affermare che il
relitto avrebbe potuto essere scoperto come minimo almeno 10-15 anni prima
con un punto nave molto più corretto.
Ovviamente il relitto restò totalmente
introvabile e irraggiungibile nei molti decenni post naufragio poiché non
esistevano i batiscafi per le immersioni e ricerche abissali. Si sapeva
comunque già
da allora, anche con mappe nautiche meno dettagliate di ora, con
stima assai precisa per l'epoca, che la nave doveva trovarsi in acque
profonde almeno 3700-3800 metri, ai piedi della scarpata continentale dei
Grandi Banchi Terranova, probabilmente in piana abissale. |