1. Perché fu chiamato così il TITANIC?
Il TITANIC prese il suo nome da Titano,
divinità greca primitiva, nato da Ouranos, il Cielo, e di Hestia,
dea del Focolare.
Fratello di Chronos, il Tempo, Titano ebbe da Gaia, o Gê, la Terra,
dodici bambini giganti chiamati Titani e di cui il maggiore fu Oceano.
Lottarono contro Zeus a cui disputarono l'impero del mondo e che li vinse.
Battezzato così di un nome molto presuntuoso, il TITANIC,
fu concepito come una sfida scientifica e fu considerato come
un'offesa a Dio.
Il seguente aneddoto illustra bene questo proposito... che elogi e che lodi,
il 31 maggio 1911 a Belfast, all'epoca del varo del TITANIC
nei cantieri navali Harland & Wolff per il conto della compagnia marittima
White Star Line, sotto gli occhi di più di 100.000 spettatori! Il
redattore capo dell'Irish News and Belfast Morning, appassionato di mitologia,
non comprese la ragione per la quale la nave fu battezzata TITANIC.
I Titani, fece notare l'indomani in un editoriale, erano una razza mitologica
che avevano dichiarato guerra a Zeus e firmarono così la loro perdita.
Zeus castigò con un fulmine i potenti ed arditi Titani e li gettò
nell'oblio eterno nel più profondo del Tartaro. Il giornalista trovò
strano battezzare questo gigante dei mari con il nome di una razza che simboleggiava
i vani sforzi di una forza grezza che si opponeva alle volontà più
conformi alla buona creazione di Zeus, ed il loro nemico che trionfò.
Per finire, l'articolo egli affermò, non senza malafede, che il TITANIC
fu battezzato con un tratto di ironia, rappresentando il trionfo
estremo dell'ordine e della civiltà moderna e che i suoi costruttori
ed i suoi proprietari non incarnarono certo una nuova razza di giganti mitologici
che furono più avveduti dei loro titanici antenati. In altri termini,
i costruttori ed i proprietari seppero meglio che chiunque, e dovettero
avere una buona ragione per battezzare la nave con questo nome apparentemente
improprio.
2. Il
TITANIC fu concepito come inaffondabile?
I cantieri Harland & Wolff, costruttori della nave, non
l'avevano mai descritto come inaffondabile. Questa descrizione fu
data dalla stampa specializzata mentre la nave era ancora in costruzione.
In particolare, le riviste The Shipbuilder e Engineering dichiararono: "Ciò
che rende praticamente inaffondabile questa nave sono i suoi compartimenti
trasversali e le porte stagne". Né
i cantieri Harland & Wolff, né la compagnia White Star Line,
non smentirono questa notizia. Al contrario, entrambi posero l'accento
sulla presenza di compartimenti stagni in tutti i ponti inferiori e di
porte stagne che li collegavano, comandate elettricamente dal ponte di
comando. La nave fu concepita per rimanere a galla, in caso di collisione,
con due compartimenti inondati, addirittura quattro se situati a prua; ma
fu la sua reputazione di inaffondabile, fatta dalla stampa che focalizzò
l'attenzione dell'opinione pubblica e non fu mai contraddetta.
3. Come funzionarono i compartimenti stagni installati sul
TITANIC?
Il TITANIC era diviso in 16 compartimenti trasversali
divisi da 15 porte
stagne. Ciascuna di
queste porte fu mantenuta normalmente in posizione aperta grazie ad un
sistema di innesto a frizione che poteva essere azionato istantaneamente
per mezzo di un commutatore elettromagnetico situato sul ponte di comando.
In caso di incidente o ad ogni volta che ciò poteva rivelarsi necessario,
il Capitano o un Ufficiale potevano manovrare il commutatore che comandava
immediatamente la chiusura di tutte le porte e rese praticamente la
nave "inaffondabile". Ogni porta poteva essere chiusa anche sul
posto ribaltando una leva collegata all'innesto a frizione. Come precauzione
supplementare, dei galleggianti furono posti sotto il livello del
pavimento e, in caso di salita accidentale di acqua in uno dei
compartimenti, salivano automaticamente e chiudevano di fatto le porte
adiacenti a questo compartimento, se non fossero state chiuse già dalle
persone incaricate della nave. Una scala metallica, o una scala di soccorso
a chiocciola, fu installata
in ogni sala caldaie, sala macchine o compartimento stagno, così
che chiudendo in ogni momento le porte, gli uomini non fossero chiusi dentro.
Questo rischio era ridotto tuttavia grazie all'installazione di grosse campane
di allarme collocate vicino ad ogni porta e che suonavano prima della chiusura.
Affinché i compartimenti fossero considerati come veramente stagni,
sarebbe occorso che ve ne fossero posti altri verticalmente dal doppio fondo fino
al ponte C; in realtà i compartimenti presenti raggiunsero solamente il ponte E, alto
circa tre metri al di sotto la linea di galleggiamento. La ragione era
che un'installazione così tanto importante avrebbe disturbato considerevolmente
l'accesso dei passeggeri alle differenti parti della nave, ciò che
non fu cosa accettabile su una nave come il TITANIC.
4. Il quarto fumaiolo del
TITANIC lasciava uscire del fumo?
Fu utilizzato soprattutto per la ventilazione delle cucine,
ciò spiega che un leggero fumo potesse scappare. La sua funzione
fu, inoltre, di migliorare l'estetica della nave e di rinforzare la sua
maestosità.
Le rappresentazioni del TITANIC che mostrano il quarto
fumaiolo che lascia uscire dei fumi neri sono totalmente erronee dunque;
si può ammettere solamente che i fumi che uscivano dagli altri tre
fumaioli situati davanti, spinti dal vento diedero l'illusione che il quarto fumaiolo
facesse uscire del fumo.
5. Perché gli accessi alle zone di terza classe
furono chiusi
e bloccati?
Nel 1912, le leggi americane sull'immigrazione imposero
che le navi che trasportarono degli emigranti fossero attrezzate di barriere
per isolare l'interponte, in modo da dominare il flusso di malattie normalmente
portate dalle categorie più povere della società.
Tutti gli immigranti furono condotti in Ellis Island, all'entrata del porto
di New York, dietro la statua della Libertà, dove dovettero soddisfare
ai controlli amministrativi e sanitari dei servizi americani di immigrazione.
Ogni nave non attrezzata di barriere, o che non rispettò questa legge,
rischiò di essere trattenuta nel Centro di Quarantena, nel passaggio di Staten Island, vicino a New York, con l'impossibilità di sbarcare
dei passeggeri finché gli Ispettori della Salute americana non avessero
finito con la procedura. Questa prassi consistette in esaminare ogni persona a bordo
e verificare inoltre la salute dei passeggeri di terza classe, per assicurarsi
che la nave fosse totalmente sana. Nei casi estremi, tutti i passeggeri poterono
essere sbarcati su Fire Island, dove furono trattenuti in quarantena, 40
giorni effettivi, prima di potere finire il loro viaggio verso New York.
Questo fu costoso per la compagnia ed ebbe avuto un impatto negativo sulla reputazione
della nave. La maggior parte delle compagnie transatlantiche, tra cui la
White Star Line, si assicurarono che le loro navi rispettassero appieno questa
regolamentazione.
6. Quanti sopravvissuti del
TITANIC sono ancora in vita oggi?
Con la scomparsa il 31 maggio 2009 di
Elizabeth Gladys Dean, 97 anni (quando accadde il fatto la Dean non aveva
che due mesi e mezzo), non vi sono più sopravvissuti della tragedia del
TITANIC. Precedentemente l'ultima donna scomparsa fu
Barbara Joyce West, morta all'età di 96 anni il 18 ottobre 2007; l'ultimo uomo scomparso, scampato al TITANIC, fu Michel
Marcel Navratil, francese, deceduto il 30 gennaio 2001 all'età di
92 anni.
7. Quale fu l'ultima vittima ritrovata?
L'8 giugno 1912, a due mesi dal naufragio, il cargo americano
Ilford, diretto ad Amburgo, scoprì il corpo di W. F. Cheverton,
di 27 anni, cameriere di sala di prima classe. Fu l'ultimo corpo ritrovato
e, a causa del suo stato di avanzata decomposizione, fu rigettato al mare.
8. Perché nel tentativo di evitare l'iceberg, la nave vira
mentre l'ordine dato da Murdoch fu di mettere la "barra a dritta"?
Per rispondere a questa domanda ho chiesto aiuto a dei
tecnici: l'ordine di "barra a dritta", dato al momento della collisione
con l'iceberg, può causare malintesi. Difatti, la barra "a destra
tutto" avrebbe dovuto fare urtare a dritta; l'ordine successivo "indietro
tutta" avrebbe condotto la parte posteriore della nave allo scontro
con l'iceberg invece di evitarlo. Ora, dopo il primo ordine, la ruota di
prua della nave venne girata verso la sinistra, vale a dire in senso inverso.
Questa apparente contraddizione si spiegò per il fatto che all'epoca, nel
1912, gli ordini in vigore a bordo di tutte le navi britanniche, militari
come commerciali, furono ancora quelli praticati al tempo della vecchia marina
a vela, quando il timone fu comandato da una barra a mano. Bisognò
aspettare l'1 gennaio 1933 affinché il governo britannico imponesse
a tutte le sue navi di piegarsi all'uso internazionale. Questa decisione
fece clamore all'epoca.
La manovra sul TITANIC si svolse probabilmente così: il timoniere Robert Hitchens
era al timone quando sopraggiunse l'incidente.
Il Primo Ufficiale William McMaster Murdoch gli ordinò di mettere la
"barra
a dritta" cioè a destra, questo per deviare la prua
della nave a sinistra nel tentativo di evitare l'ostacolo. Murdoch subito
ordinò "indietro tutta" alla sala macchine cioè l'ordine di invertire i motori, sperando
di frenare sufficientemente la nave. Ma ciò non fu sufficiente per
evitare la collisione.
9. Perché il
TITANIC lanciò dei segnali di pericolo
di due tipi, C. Q. D. ed S. O. S.?
Dall'inizio delle comunicazioni con il telegrafo, il codice CQ, adottato
dal Compagnia Marconi Wireless Telegraph, era il segnale che impose a
coloro che lo ricevevano, di fermare le loro trasmissioni e fare
attenzione.
Tuttavia, nel gennaio 1904, fu ammesso che "la chiamata CQ, soddisfacente
nei casi ordinari, non esprimeva abbastanza il carattere di emergenza indispensabile
all'epoca di un segnale di pericolo". La lettera D fu aggiunta allora
per significare "Distress" ("Sconforto"). Il codice
C. Q. D. corrispondeva così ad una chiamata generale a tutte le navi,
ed indicava che la nave che emetteva di tale segnale avanzava richiesta di assistenza
immediata.
Il 3 ottobre 1906, la Convenzione Internazionale Radiotélégraphique
di Berlino creò il segnale S. O. S. come mezzo di chiamata ad assistenza. Queste
tre lettere furono scelte per la semplicità della loro codificazione e per
la loro riconoscenza istantanea in codice morse. Il segnale S. O. S. doveva
essere ripetuto a brevi intervalli; due anni dopo, il1° luglio 1908, l'S. O. S. diventò il segnale di pericolo
ufficiale ma, fino al 1912, la predominanza dei marconisti sulle navi utilizzava
ancora il C. Q. D. piuttosto che il segnale ufficiale S. O. S.
Si può constatarlo per le chiamate di "sconforto" del TITANIC:
iniziale, alle 0:15 del 15 aprile 1912, e finale, alle 2:17. John Jack Phillips,
primo operatore radio del TITANIC, restò fedele
al segnale C. Q. D. fino al momento estremo, dopo aver mandato parecchi S. O. S.,
di cui il primo alle 0:45.
10. Il
TITANIC sarebbe restato molto tempo più a galla se
la collisione contro l'iceberg fosse stata frontale?
La maggioranza dei periti ed ingegneri navali mi hanno risposto
affermativamente.
Se il transatlantico avesse preso l'iceberg in peno gli esiti della
tragedia sarebbero stati decisamente diversi: si sarebbero allagati solo il gavone di prua ed il
primo compartimento, un notevole danno, ma risolvibile con un paio d'ore di
lavoro delle pompe idrauliche. Invece, il tentativo di virare a sinistra ha
portato il
TITANIC a schiantarsi lateralmente, e l'impatto con la
montagna di ghiaccio, presa di striscio, ha aperto 5 compartimenti stagni in più della massima
capienza d'acqua consentita, causandone l'inondazione ed il successivo
affondamento.
Un gran numero di membri di equipaggio che erano di riposo ed avevano le
cuccette nella parte anteriore della nave, sarebbero stati uccisi sul colpo,
ma si pensa generalmente che il TITANIC probabilmente sarebbe
restato molto più a galla o comunque avrebbe messo più molto tempo ad
affondare.
Se Murdoch avesse solo rallentato la velocità e mantenuto la
rotta, l'iceberg sarebbe stato urtato di punta, ed il
TITANIC, per quanto
danneggiato, non sarebbe affondato. Attenzione tuttavia a questo tipo di speculazione: quale individuo sano
di spirito e circospetto avrebbe mandato deliberatamente la nave contro
l'iceberg?
Il Primo Ufficiale Murdoch ebbe solamente alcuni secondi per prendere una
decisione e, istintivamente, tentò di evitare l'iceberg senza calcolare
se le conseguenze di un scontro frontale fossero state meno gravi di queste
piuttosto di un urto laterale.
11. È sicuro che ci fu un incendio a bordo del
TITANIC?
Mercoledì 10 aprile 1912, al momento della partenza
da Southampton, si sentì un odore di zolfo nelle viscere della nave.
Quest'odore proveniva da una combustione spontanea che si propagava
nel deposito a carbone della sala caldaie numero 5, sul lato di dritta.
Questo fuoco covava da parecchi giorni e, molto probabilmente, dal martedì
2 aprile, giorno in cui il TITANIC aveva effettuato le
sue prove in mare a Belfast.
Agli uomini dell'equipaggio fu dato l'ordine di non parlare di questo incidente per non allertare i
passeggeri.
Fu necessaria la prestazione di una dozzina di uomini per dominare l'incendio.
Questo focolare fu spento infine nel pomeriggio del 13 aprile, dopo che
tutto il carbone del deposito venne consumato. È escluso completamente
che questo incidente abbia potuto avere un qualsiasi rapporto col naufragio.
12. Dove si spezzò esattamente il
TITANIC?
Il TITANIC si spezzò in due tronconi appena dopo il terzo fumaiolo dalla
parte di poppa: vi era un punto debole strutturale nella zona sovrastante la
sala macchine perché da lì scese un grosso pozzo per l'aerazione che
servì per far giungere un po' di luce ed a ventilare la sala macchine
stessa.
13. Perché si chiamarono "Bagni turchi ed Elettrici?"
Il termine "Bagni turchi" è un termine generico
che designa ciò che si chiamerebbe oggi una sauna o un bagno a vapore.
A bordo del TITANIC, i bagni turchi costituirono una grande
novità.
In uno scenario di hammam, le installazioni erano localizzate a dritta sul
ponte F ed erano accessibili per il prezzo di un dollaro e comprendevano di
diverse
sale: sala di sudorazione, sala calda, sala temperata, sala fredda, sala
di shampouinage, panca di massaggio e piscina per rinfrescarsi.
Tra i suoi moucharabiehs "egiziani" (dissimulando gli oblò),
le sue pareti furono rivestite di mosaici blu e verdi, il soffitto a cassettoni
rosso ed oro, le sue lanterne di bronzo dorato, la lastricatura era blu
e bianca, i suoi tavolini rotondi ad intarsio, i suoi sofà e le
sedie tesi di stoffe marocchine; la sala di riposo rievocò un Oriente
di pura fantasia.
Oltre a questa eccezionale installazione, esistevano anche dei "Bagni
Elettrici" costituiti da due sale che avevano a disposizione ciascuna di un'attrezzatura
che appare ancora oggi completamente stupefacente se si considera l'epoca
in cui venne realizzata.
I "Bagni Elettrici" utilizzavano in effetti, al posto di un'atmosfera
di vapore diffuso nel locale, del caldo prodotto grazie all'energia elettrica:
è la ragione per la quale l'insieme dell'installazione dei Bagni
fu chiamata "Bagni turchi ed Elettrici".
A disposizione dei clienti anche la piscina della nave.
14. Il
TITANIC tentò il record di traversata dell'Atlantico?
No, non l'ha tentato per la buona ragione che, per la sua
concezione, le sue prestazioni non glielo permettevano.
Il Nastro Blu, record di traversata dell'Atlantico Nord, fu detenuto dal
settembre 1909 dal Mauretania, piroscafo della compagnia rivale
Cunard Line, con una velocità media di 26,06 nodi ed una durata di
4 giorni 10 ore e 51 minuti su una distanza di 2784 miglia.
Il TITANIC, la cui velocità di crociera fu di 22
nodi poteva filare al massimo 23 a 24 nodi e, in nessun caso, non sarebbe
stato capace di raggiungere una velocità di 26 nodi lungo tutta la
traversata.
L'ipotesi secondo la quale avrebbe tentato di togliere il Nastro Blu al
Mauretania, dunque, non rialza che una leggenda o più
semplicemente
è pura fantasia.
15. Quali furono i tassi di cambio ed i poteri di acquisto in 1912?
Legati alla storia del TITANIC, un certo numero di salari,
di costi, ecc... sono espressi in motti dell'epoca, sterlina o dollaro.
È interessante precisare il loro tasso di cambio e paragonare il
potere di acquisto dell'epoca con quello di oggi 2012:
• Tasso di cambio in 1912: 1 sterlina inglese = 4,87 dollari americani;
• Potere di acquisto del dollaro: 1 dollaro americano nell'anno 1912 =
26,07
dollari americani nell'anno 2016;
• Potere di acquisto della sterlina: 1 sterlina inglese nell'anno 1912 =
110,94
sterline inglesi nell'anno 2012.
Certe sorgenti danno delle cifre leggermente differenti di queste. I
paragoni saranno tuttavia pertinenti: l'ordine di grandezza sarà lo stesso. Per
rendere più agevole il lavoro del lettore al fine di farsi un'idea dei costi
e delle cifre pubblicate, propongo questo semplice esempio. Un biglietto per una cabina di
terza classe costava
3 sterline cioè quasi 333 sterline del 2018. Segnalo inoltre che ipotizzando costante il valore della lira
italiana 2002 e lira italiana 2012 si può usare la seguente
corrispondenza: 1 lira italiana del 1912 uguale a 2,95 € di oggi.
16. Come differenziare esternamente il
TITANIC dall'Olympic?
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Numerose differenze esterne esistettero tra i due
transatlantici.
La maggior parte però non sono scopribili
dalle fotografie dell'epoca, tuttavia, alcune sono facilmente riconoscibili:
il ponte passeggiata A fu chiuso sul TITANIC, aperto
sull'Olympic; sul ponte B, il TITANIC non possedeva
la passeggiata pubblica (in quest'area si trovavano gli appartamenti di lusso
di prima classe e le loro passeggiate private), l'Olympic possedeva
una passeggiata sul ponte B perché i suoi appartamenti di lusso
furono
più piccoli di quelli del TITANIC; il distanziamento
delle finestre sul TITANIC, fu irregolare, mentre
furono uniforme sull'Olympic; sul ponte C, la disposizione degli
oblò tra le due navi differente.
17. Perché il
TITANIC possedeva due alberi?
I due grandi alberi del TITANIC fungevano
unicamente da porta-bandiere e di supporto all'antenna senza fili.
L'albero anteriore costituiva inoltre il supporto della coffa, le vedette
accedevano alla coffa grazie ad una scala metallica situata all'interno all'albero.
18. Quali furono le distanze giornaliere percorse dal TITANIC?
Ricordo che prima di urtare l'iceberg, la velocità
del TITANIC fu di 22 nodi. Si noti che, durante la sua
traversata, il TITANIC fu tuttavia lontano da raggiungere
la sua velocità massimale che era prevista tra i 24 ed i 25 nodi. |
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PERIODO |
DISTANZA PERCORSA |
VELOCITÀ MEDIA |
da giovedì 11 aprile a mezzogiorno
al venerdì 12 aprile a mezzogiorno |
386 miglia |
16,08 nodi |
dal venerdì 12 aprile a mezzogiorno
al sabato 13 aprile a mezzogiorno |
519 miglia |
21,62 nodi |
dal sabato 13 aprile a mezzogiorno
alla domenica 14 aprile a mezzogiorno |
546 miglia |
22,75 nodi |
TOTALE:
da giovedì 11 aprile a mezzogiorno
alla domenica 14 aprile a mezzogiorno |
1451 miglia |
20,15 nodi |
|
In questa seconda tabella voglio
elencare dei dati desunti dall'inchiesta americana sulla base delle
testimonianze del capo fuochisti Frederick Barrett e Charles Hendrickson
nonché da Joseph Bruce Ismay: |
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TRATTA: |
PROBABILE NUMERO GIRI/MOTORE |
VELOCITÀ PRESUNTA (espressa in nodi) |
Southampton - Cherbourg |
68 |
20,2 |
Cherbourg - Queenstown |
70 |
20,7 |
Queenstown - Mezzogiorno del 12 aprile |
70 - 72 |
20,7 - 21.2 |
Mezzogiorno 12 aprile - Mezzogiorno 13 aprile |
72 - 75 |
21,2 - 22,0 |
Mezzogiorno 13 aprile - 7 p.m. 14 aprile |
75 - 76 |
22,0 - 22,2 |
7 p.m. 14 aprile - collisione |
77 - 78 |
22,5 - 22,7 |
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Da notare che, secondo la
testimonianza resa dal fuochista Alfred Charles Shiers, ulteriori caldaie furono
messe in funzione dopo le 19:00 del 14 aprile. Secondo il timoniere Robert Hitchens, la distanza nautica coperta tra le
20:00 e le 22:00 del 14 aprile fu di 45 miglia.
|
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19. Dopo il naufragio, chi fu il primo superstite deceduto?
Maria Nackid, 18 mesi al tempo della traversata, fu la prima
a morire dopo il naufragio. Si trovava a bordo con i suoi genitori: Said,
20 anni, di origine siriana, e Waika, 19 anni, di origine libanese. Viaggiavano
in terza classe e furono tutti e tre salvati a bordo del canotto pieghevole
C. Maria Nackid morì il 30 luglio 1912, vittima di una meningite. Fu
inumata in una tomba anonima al Cavalry Cemetery di Waterbury, Connecticut.
Alcune fonti citarono a torto Eugenie Baclini, di 3 anni, che viaggiava in
terza classe con sua madre Latifa, 24 anni di origine siriana, e le due
sorelle Maria di cinque anni e mezzo ed Helene di 9 mesi; erano passeggeri di
terza classe e partirono per raggiungere Solomon, il marito
di Latifa che si trovava a New York. Tutti e quattro furono salvati a bordo
dal canotto pieghevole C:
Eugenie Baclini, vittima anche lei di una meningite, morì il 30 agosto
1912, un mese dopo Maria Nackid.
20. Quali furono le condizioni di lavoro nei Cantieri Harland &
Wolff?
Dai 150 operai nel 1862, i Cantieri Harland & Wolff,
con sede in Queen's Island a Belfast, si passò ai 15.000 del 1912.
Le condizioni di lavoro in vigore nell'impresa, dal 1910
al 1916, in cui si lavorò alla realizzazione dell'Olympic,
del TITANIC e del Britannic, furono:
Orari di lavoro:
Inizio della giornata alle 7:50, fine alle 17:30, con 10 minuti di intervallo
alle 10 e mezz'ora di pausa per la colazione; il sabato faceva parte della
settimana lavorativa e l'orario era dalle 7:50 sino alle 12:30.
Ciò fece sì che una giornata di lavoro era di 9 ore ed una
settimana di 49.
Lavorando con questo orario, un operaio qualificato poteva guadagnare 2 sterline per settimana e, se lavorava il venerdì notte e tutto
il giorno del sabato, poteva portare la sua paga a 5 sterline.
Non esisteva nessuna attrezzatura come mensa o docce, faccio notare
anche che era vietato fumare nella totalità del cantiere.
Ferie: 2 giorni a Natale, 2 giorni a Pasqua ed 1 settimana in estate (luglio): queste
ferie non erano pagate.
21. L'Olympic fu sostituito al
TITANIC?
Il libro di Robin Gardiner e Dan Van Der Vat, I due TITANIC,
suggerisce che le due navi sarebbero state sostituite una all'altra dalla
White Star Line, per giocare una truffa ai danni dell'assicurazione.
Il TITANIC e l'Olympic non furono tuttavia identici;
per di più, il numero 401, che identificò il cantiere del TITANIC,
fu fatto incidere in parecchi punti della nave dai Cantieri Harland &
Wolff. La carena dell'Olympic fu contrassegnata dal numero 400.
Le spedizioni al relitto ritrovarono il numero 401 inciso, sull'indicatore
di direzione, su di un'elica, su una placca che identificò i servizi degli
steward localizzati sul ponte E, su una lastra di marmo, su una colonna
di una porta stagna e su due grosse chiavi metalliche di serraggio utilizzato
per le macchine.
Ciò basterebbe a dimostrare che la sostituzione delle navi possa
essere infondata
e che il relitto è proprio quello del TITANIC e
non della sua nave gemella.
22. Quanto carbone trasportò il
TITANIC?
Dopo avere terminato, con successo, le sue prove in mare
a Belfast, il TITANIC arrivò a Southampton la sera
del 3 aprile 1912. Nei suoi depositi furono stivate circa 6400 tonnellate di carbone.
Dal mese di gennaio 1912, i minatori del Regno Unito richiesero un salario minimo
garantito; non avendo ottenuto soddisfazione da parte del governo, si
misero in sciopero: ciò ebbe, per effetto, la paralizzazione di tutto il
paese. Le compagnie marittime non ebbero altra soluzione che lasciare le
loro navi ai moli o di ridurre significativamente la loro velocità.
Lo sciopero cessò il 6 aprile, ossia quattro giorni prima della data
prevista per la partenza del TITANIC. Era tuttavia troppo
tardi per rifornirsi di nuovo in carbone. Per rispettare la data annunciata,
la White Star Line decise di ricorrere alle provviste delle navi che appartenevano
all'Internazionale Mercantile Marine Company, società madre della
White Star Line. 4427 tonnellate di carbone, proveniente dai resti non imbarcati
sull'Olympic, partito da Southampton alcune ore prima dell'arrivo
della gemella, furono trasferite così a bordo del TITANIC:
altri carichi provenirono dall'Oceanic e dal Majestic,
navi appartenenti alla White Star Line, così come quelle del New
York, della Philadelphia, del Saint Louis e del Saint
Paul, che appartenevano all'American Line. Questo trasferimento fu
realizzato per mezzo di chiatte di proprietà della compagnia R. & J. H. Rea.
Durante la sua permanenza di una settimana nel porto di Southampton, il
TITANIC consumò 415 tonnellate di carbone, che fu
utilizzato per assicurare il funzionamento degli argani di carico e la fornitura
di illuminazione e di riscaldamento della nave.
Il 10 aprile 1912, alle 12:13, il TITANIC salpò
da Southampton dunque con 5922 tonnellate di carbone; durante la traversata
transatlantica, il piroscafo ne consumò tra le 600 e le 850 tonnellate per
giorno, 710 tonnellate era il consumo previsto per tenere una velocità
di 21 nodi. Si stima che al momento del naufragio, rimasero nei suoi depositi
circa 2800 tonnellate di carbone.
23. Il TITANIC,
oltre ad affondare di prua, si è inclinato anche a sinistra?
Allorché il TITANIC
urtò l'iceberg su lato di dritta (cioè a destra; sul lato di sinistra
invece per
chi guarda la prua), l'acqua incominciò a riversarsi copiosamente
all'interno dello scafo. Sebbene la nave fosse stata dotata di otto
pompe capaci di aspirare 400 tonnellate l'ora, si stima che alle 23:50
la nave aveva già imbarcato 3.975 tonnellate d'acqua, diventate 7.450 a
mezzanotte e 14.130 alle 0:30. Alla 1:10, quando venne presa la
decisione di abbandonare la sala macchine, questi compartimenti avevano
imbarcato qualcosa come 23.607 tonnellate d'acqua. E' inevitabile quindi
che, nonostante i volenterosi ed immani sforzi compiti da Joseph Bell e
compagni, l'acqua avesse il sopravvento: secondo le testimonianze degli
ufficiali sopravvissuti, il TITANIC aveva subito, seppur
impercettibile, un angolo di sbandamento di soli 5 gradi a sinistra.
Quindi il lavoro di Bell, da quel punto di vista, di tenere la nave in
perfetto assetto, era perfettamente riuscito. |
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