William
Ernest Carter e sua moglie Lucile, saliti sul TITANIC a Southampton
come passeggeri di prima classe, erano una coppia benestante di Filadelfia.
La coppia era di ritorno da un viaggio in Europa effettuato con i loro due
figli (Lucile Polk e William Thornton) ed i loro tre domestici (Augusta
Serepeca, Alexander Cairns e l'autista Charles Augustus Aldworth). Con
l'eccezione dei due uomini della servitù, tutti sopravvissero al naufragio.
Lui, Ernest Carter aveva con sé anche due cani e la famosa auto Renault 25
CV, nuova di zecca che aveva comprato in Francia.
E' stato accertato che Carter trovò posto sul canotto pieghevole C, dove
aveva trovato la salvezza anche Joseph Bruce Ismay: i due erano gli unici
passeggeri di prima classe su quell'imbarcazione.
Le voci che circolarono successivamente, nel gennaio 1914, riferirono che
Lucile Carter chiese il divorzio poiché era fortemente disgustata
dall'atteggiamento tenuto dal marito la notte del naufragio.
Sembrerebbe però che la relazione della coppia era già deteriorata da tempo
e che il disastro del TITANIC fu solo l'atto conclusivo.
La signora Carter, davanti al giudice, riferì che il marito l'aveva trattata
in modo "crudele, barbaro ed indegno". Disse in particolare: "Subito dopo la
collisione con l'iceberg, mio marito era entrato nella nostra cabina e mi
aveva detto di alzarmi, di vestirmi e poi di prendermi cura dei figli. Non
lo vidi più prima delle 8 di quella mattina. Quando salii sulla Carpathia,
lui era lì, appoggiato al parapetto. Mi disse solamente che avevano servito
una colazione abbondante e che non pensava che io mi fossi salvata."
Mr. Carter negò tutte le accuse, dicendo che aveva aiutato la moglie ed i
figli a salire in una scialuppa prima di montare con Ismay nel pieghevole C,
dove aveva aiutato a remare.
La versione dell'uomo allora si pensava che fosse assai discutibile in
quanto i sopravvissuti testimoniarono che il canotto C lasciò il TITANIC
prima che la signora Carter ed i due figli potessero abbandonare la nave
sulla barca numero 4, che stava per essere calata sul lato di sinistra. In
difesa di Ernest Carter dobbiamo aggiungere che probabilmente gli fu
ordinato di andare con altri uomini, dal lato di dritta dove c'era il
pieghevole C, di conseguenza, non egli non poteva essere in grado di
garantire che la scialuppa dei suoi fosse effettivamente messa in mare ed,
inoltre, che questa imbarcazione fosse calata dopo il canotto. Cosa che
peraltro avvenne ben prima.
Tuttavia, a bordo della Carpathia, egli non cercò di scoprire cosa
era successo alla sua famiglia.
La signora Carter si risposò dopo pochi mesi con un tale George Brooke e si
spense nel 1934. William Carter, uomo di mondo, continuò a praticare il polo
(il suo sport preferito) ed a frequentare vari club fino alla sua morte,
avvenuta nel 1940. |