Nella primavera del 1912 furono quasi una dozzina i passeggeri della
Danimarca che, per realizzare il loro sogno americano, acquistarono un
biglietto per salire a bordo del TITANIC. Sulla nuova ammiraglia della White
Star Line vi fu anche un danese membro dell'equipaggio: il cameriere di
sala, Charles V. Jensen. Grazie alla collega giornalista Mette Hjermind
McCall, vi voglio raccontare brevemente la storia di una diciannovenne,
Carla Christine Jensen che veniva da Odense, unica sopravvissuta della terra
della penisola dello Jutland. |
Carla, in questo viaggio, era accompagnata dal fidanzato Hans
(che di cognome faceva Jensen anch'egli), dal
fratello Svend e dallo zio Niels (che vediamo nell'ordine nelle immagini sopra da sinistra verso destra): il gruppo era
diretto nell'Oregon. Avevano deciso di andare in America perché in Danimarca
Hans guadagnava solo circa 10 dollari a settimana, e gli era stato detto che
per fare lo stesso lavoro in America, poteva portare a casa oltre 25 dollari
alla settimana! Sapevano che America il lavoro stava crescendo rapidamente e
che dei buoni carpentieri potevano fare un sacco di soldi.
Carla prese alloggio a poppa in una cabina di terza classe sul ponte F ed era
sistemata insieme ad altre donne non sposate. Gli uomini ebbero le loro
cabine a prua.
Nei concitati momenti successivi alla collisione, ella non realizzò
subito l'accaduto e si rimise a dormire. Fu solo intorno alla 1:30 quando
Hans si recò a svegliarla che ella salì ai ponti superiori (qualcosa come
sei piani!). Il gruppo Jensen si ritrovò: Carla aveva ancora indosso la sua
camicia da notte ed a malapena era riuscita ad indossare un cappotto e delle
pantofole!
Qui la giovane ragazza danese, come raccontò anni dopo, vide l'acqua
dell'Oceano che
aveva già lambito la base del primo fumaiolo ed udì anche l'orchestra
suonare "Nearer, My God, To Thee". Quando fu il suo turno per salire sulla
barca, il fidanzato Hans le disse che probabilmente sarebbe arrivata a New
York un paio di giorni prima di lui, ma di aspettarlo. Lui le diede un
abbraccio ed un bacio sulla fronte e dicendole che si sarebbero visti
presto. Hans poi aiutò i marinai a sciogliere le corde e vide la scialuppa
scomparire nel buio. Fu l'ultima volta che Carla vide Hans.
Carla fu l'unica
del suo gruppo alla quale fu permesso di salire su di una scialuppa di
salvataggio, la numero16 che si trovava quasi a poppa del TITANIC.
A New York Carla fu curata al St. Vincent Hospital: è qui che ricevette la
terribile notizia della dipartita dei suoi cari. Qualche giorno dopo
ricevette un sussidio di 200 dollari. Ella non volle rimanere tutta sola nel
continente americano e così fu che esigette dalla White Star Line un
biglietto per far ritorno a casa in Danimarca.
Quando morì nel 1980,
l'ultimo desiderio di Carla Christine Jensen fu quello di essere sepolta con
la camicia da notte che indossava quella tragica notte sul TITANIC.
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