A quasi un secolo
dalla tragedia che vide colare a picco il TITANIC, vengono
ancora a galla inedite ed interessanti teorie. L'ultima proviene da
un gruppo di ricercatori svizzeri ed australiani, i quali, dopo aver
passato un anno a studiare l'identità dei passeggeri del
transatlantico, hanno certificato che i cittadini britannici salpati
malauguratamente sulla nave hanno avuto circa l'11% di possibilità in
meno di essere salvati.
Il dato stupisce dal momento che la nave venne costruita nel Regno
Unito, la compagnia proprietaria fu britannica e l'equipaggio fu
britannico.
"Pensavamo - ha detto Bruno Frey, ricercatore dell'Università di
Zurigo - che avere rapporti stretti con l'equipaggio fosse un elemento
molto importante per raggiungere le scialuppe di salvataggio".
Evidentemente non fu così, dal momento che americani, irlandesi e
svedesi registrarono un tasso di sopravvivenza più alto (all'incirca
del 15%), rispetto ai britannici.
La ragione della più elevata mortalità dei sudditi di Sua Maestà?
Tutta colpa del troppo fair play dei gentlemen inglesi, che impedì
loro di buttarsi a capofitto nella mischia per conquistare un posto su
una delle 20 scialuppe di salvataggio a disposizione - che avrebbero
dovuto soddisfare le esigenze di 2223 persone -. Pare invece che
attesero il proprio turno in fila, dando rigorosamente precedenza a
donne e bambini (che, infatti, in proporzione, si salvarono in numero
maggiore). E pagarono la gentilezza con la vita, mentre gli americani, più
"individualisti", si salvarono in numero
proporzionalmente maggiore. David Savage, della Queenland University of Technology di Brisbane (Australia), ha
analizzato viceversa le testimonianze dei superstiti in uno studio comportamentale sulle
reazioni in situazioni di emergenza e pericolo di morte. "Molti
gentiluomini britannici si assicurarono che la moglie ed i figli salissero su una scialuppa di
salvataggio e poi si rifugiarono a poppa per fumare l'ultimo sigaro
prima di affondare con la nave. Nella confusione del momento, secondo alcuni testimoni, il
Capitano Edward John Smith, gridò a tutti: "Siate
inglesi!, siate inglesi!". Anche il comandamento "Prima le
donne, poi i bambini", secondo Savage, si integrava perfettamente
con l'etica britannica dell'epoca edwardiana, "con i
gentlemen in vetta alla società".
|