Scorrendo i vari elenchi, passeggeri e non, registro che
ventitre belgi erano a bordo del TITANIC, quando la nave affondò
nella notte tra il 14 ed 15 aprile 1912. Ad eccezione di un paio di
passeggera che salirono a Cherbourg, tutti gli altri viaggiatori belgi si imbarcarono a
Southampton. La maggioranza di loro erano poveri agricoltori che provenivano
dalle Fiandre e che si stavano recando negli Stati uniti come lavoratori
stagionali per la raccolta delle barbabietole. Cinque di loro sopravvissero
al disastro.
C'era una giovane cantante di Bruxelles, una certa Bertha Mayné, 24 anni, passeggera di prima classe. Ella viaggiava con il suo
fidanzato canadese Quigg Baxter. I due promessi sposi erano diretti a
Montreal dove sarebbero convolati a nozze: lui non ce la fece. Nessuno in
patria credette alla storia di Bertha fino a quando, dopo la sua morte,
avvenuta nel 1962, non furono rinvenuti documenti che provavano la sua
favola. Sempre in prima classe c'era anche Jakob Birnbaum: come dalla
Svizzera mi suggerisce il lettore Martino Meneghelli, il Birnbaum era un
giovane (24 anni) di origini polacche, risiedeva però ad Anversa dove di
professione faceva il commerciante di diamanti. Il suoi resti furono
recuperati (e contrassegnati dal numero 148) dal Mackay Bennett e poi
trasferiti nel cimitero fiammingo di Putte.
In seconda classe ci fu Leopold Wiesz, uno scultore ungherese che era bordo
con la moglie Mathilde. Quest'ultima era belga di nascita ma si era già
trasferita a Londra dove aveva sposato l'artista magiaro e nei documenti
figurava già come nazionalità ungherese, pertanto non rientra nel mio
personale elenco: è solo per dover di cronaca che mi sento in dovere di
citarla. Mathilde fu fortunata, mentre il marito perì: il suo corpo fu tra
quelli recuperati dalle gelide acque dell'oceano dal Mackay Bennett.
Sopravvisse invece una coppia, 36 anni entrambi, Emma e Guillaume De
Messemaecker. I due coniugi belgi, passeggeri di terza classe, stavano
rientrando negli USA e dai documenti la coppia risultava essere già avere la
cittadinanza americana. Anch'essi non sono conteggiati nel mio computo.
In terza classe si trovava a bordo anche la famiglia Van Impe; la loro
figliola Catharine, con i suoi dieci anni, fu la più giovane vittima belga.
Jules Sap (25 anni), Jean Scheerlinck (29 anni) e Theodor de Mulder (30
anni), facevano invece parte della schiera di coloro che erano attratti dal
lavoro stagionale nelle aziende agricole nel Nuovo Mondo. Tutti e tre
sopravvissero al naufragio ed ebbero poi nella vita alterne fortune.
Scorrendo la lista dei passeggeri trovo riscontro dei nomi di Emilie con il
marito Jules Van der Planke, Leon Var der Planke (fratello di Jules),
Augusta Van der Planke, sorella dei fratelli Jules e Leon, Victor Van der
Cruyssen, Achille Waelens, Leon Hampe, Nestor Van de Walle, Camille
Witterrongel, Philemon Van Melkebak, Alfons De Pelsmaker, Joseph Van de
Velde, Rene Lievens e Leo Van der Steen. Si ha notizia anche di altri due
giovani belgi che, come si può notare ne
"Le
liste originali dei passeggeri", per motivi di salute pubblica non
furono accettati all'imbarco di Southampton ed i loro nominativi furono
depennati. Per loro fortuna. I loro nomi erano Emma Duyenjonck ed Henri Var
der Steen, quest'ultimo fratello di Joseph. |
Una sola persona veniva dalla Vallonia: era, lo vediamo sopra in immagine,
Georges Alexander Krins, 23enne, che nonostante la giovane età era
sicuramente il belga più conosciuto che perì nella tragedia del TITANIC. Krins era uno degli otto membri dell'orchestra della
nave. A lui mi sembra
opportuno dedicare un contributo.
Il giovane musicista, che era segnato come
passeggero di seconda classe alla stregua di tutti i suoi sventurati
compagni di lavoro, era destinato ad una brillante carriera. Nato nel 1889,
a Parigi, era l'ultimo di quattro fratelli; sin da adolescente Georges Krins
era portato per l'arte musicale e, dopo aver frequentato a Liegi il locale
Conservatorio, già nel 1908 vinse il primo premio riservato ai violinisti.
Dopo una breve esperienza parigina, nel 1910 lo troviamo già a Londra membro
dell'orchestra del prestigioso Hotel Ritz. Fu presto adocchiato dalla
società che per conto della White Star Line assoldava musicisti per suonare
a bordo della propria flotta.
A soli 23 anni Georges si imbarcò a bordo del
TITANIC, in quello che sarebbe stato il suo ed ultimo viaggio a bordo di un
transatlantico. Sappiamo i risvolti successivi: il corpo dello sventurato
artista belga non sarà mai recuperato. Per degnamente ricordare la sua
memoria ed il suo talento artistico, nel 2002 è stato inaugurata nella
centro di Spa, città dove egli aveva vissuto, una targa. |