Il TITANIC esige anche la loro memoria




 

Ho deciso, scrivendo questa paginetta, di dedicare almeno un paio di righe a coloro che morirono sul lavoro nel corso della costruzione del TITANIC.
Nel momento in cui il TITANIC venne costruito, le norme di salute e di sicurezza non furono certo un granché e, di conseguenza, vi furono molti incidenti. Ad un certo punto Harland & Wolff acquistò anche un mezzo apposito per trasportare i feriti in ospedale il più velocemente possibile.
Durante la costruzione del TITANIC, oltre 250 uomini furono feriti e sei morti.


 


 

Ho reperito un documento, qui sopra in immagine (la risoluzione non è granché ma è quanto disponibile!), recante data, come si vede in calce al foglio, 10 aprile 1912: si tratta di una relazione dettagliata delle morti e degli incidenti che si verificarono durante la realizzazione e l'allestimento della nave numero 401, la S.S. TITANIC.
Il documento dimostra che dei sei incidenti mortali che ebbero per protagonista TITANIC, quattro si verificarono in cantiere e due durante l'allestimento della nave. A seguito di una dettagliata ricerca sono stato in grado di identificare cinque uomini che morirono durante il lavoro sul prestigioso transatlantico. A mio parere il loro nome deve essere ricordato ed accostato insieme a quelli dei tanti che perirono quando la nave affondò.


 


 

Il 20 aprile 1910, Samuel Joseph Scott, un giovane operaio di 15 anni, di Belfast, morì a causa di una frattura del cranio dopo essere caduto da una scala. Nella fotografia sopra la sua tomba restaurata di recente.
Il 23 giugno 1910, John Kelly, un operaio di 19 anni, pure lui di Belfast, morì in seguito alle ferite riportate dopo essere caduto dallo scalo di costruzione.
Il 4 novembre 1910, William Clarke, un trapanatore di 27 anni, sempre di Belfast, cadde da un'impalcatura: morì dopo tre giorni di agonia, il 7 novembre.
Il 31 maggio 1911, James Dobbin, un carpentiere 43enne di Belfast, rimase ferito durante il varo del TITANIC quando venne schiacciato dal crollo di un supporto dello scafo: morì il giorno dopo.


 


 

Il 13 giugno 1911, il 49enne Robert James Murphy, nella fotografia in alto, operaio addetto alla rivettatura pure lui di Belfast, morì per una frattura al cranio causata da una caduta da 10 metri di altezza, dopo il cedimento e relativo crollo di un'impalcatura su cui si trovava.
Non ho reperito notizie circa l'altro deceduto.


 
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